In programma dal 2 giugno al 31 luglio 2023 a Taranto, Artlab Eyeland lancia ISOLA MADRE, open call aperta a tutte le artiste e artisti del territorio tarantino dal 6 al 15 maggio, con l’obiettivo di valorizzare le produzioni del tessuto artistico locale e di prossimità. Rivolgendosi ad autrici e autori residenti o con domicilio nella provincia di Taranto, l’open call vuole innescare una riflessione sul contesto culturale e creativo territoriale e aprire opportunità alle professioniste e professionisti che operano in tale contesto. ISOLA MADRE è dedicata alla promozione di talenti che sviluppano espressioni visive dell’arte contemporanea ed è aperta ai diversi linguaggi artistici: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al video, dall’installazione alle illustrazioni.

LA GIURIA E I PREMI
La giuria composta dal team di direzione artistica di Artlab Eyeland e dal team di Salgemma, partner della call, assegnerà i seguenti premi:
- una mostra all’edizione 2023 di Artlab Eyeland (Premio Isola Madre)
- una pubblicazione editoriale su uno dei canali della piattaforma Salgemma (Premio Salgemma)
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VINCITORI PREMIO ISOLA MADRE
Claudia Fuggetti
Serena Manca
Andrea Petrosino
Aminta Pierri
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VINCITORE PREMIO SALGEMMA
Cosimo Calabrese

Inaugura il 6 maggio, ore 19,00 Parla del tuo Villaggio [3], al suo terzo allestimento, presso KORA – Centro del Contemporaneo, negli spazi del Palazzo Baronale De Gualtieriis a Castrignano de’ Greci.

La mostra, a cura di Paolo Mele e Claudio Zecchi, è l’ultima di tre allestimenti che si sono susseguti nel corso dell’anno. Intenta ad indagare il tema dell’abitare, sviluppa una visione articolata attraverso un corpo plurale di voci in format differenti tra masterclass, talk, proiezioni e performance.

Se il titolo della mostra s’ispira all’opera di Bianco-Valente, due sono invece i testi che ne strutturano la base teorica: Utopie realizzabili (1974) di Yona Friedman e Aldilà delle isole galleggianti (1985) di Eugenio Barba che intendono indagare la possibile spinta utopica che risiede nei piccoli gruppi, nei “movimenti marginali” e nella forza del lavoro collettivo (o attivato collettivamente).

Gli artisti coinvolti nel terzo e ultimo allestimento, Debora Delmar, Gianni Pettena e gli artisti partecipanti masterclass di Default 22 dal titolo Floating Island integrano e rafforzano attraverso il gioco e l’inganno visivo quella dimensione utopica che prende le mosse proprio dal testo di Friedman.

L’opera di Gianni Pettena in particolare, che chiude l’allestimento della mostra, apre, attraverso il corpo un effetto di lavorazione dello spazio giocato tra reale e immaginario.

La figura che discende verso il fiume per poi scomparirvi produce infatti elementi dell’immaginario costringendo all’attenzione e alla consapevolezza dello spazio fino a dargli una fisicità che per l’osservatore assume la stessa valenza di elementi di un contesto reale.

La mostra sarà visitabile sino al 25 giugno 2023.

Artisti in mostra:

Bianco-Valente, Ruth Beraha, Carlos Casas, Debora Delmar, Collettivo Default22, Alessandra Eramo, Roberto Fassone, Riccardo Giacconi, Gianni Pettena, Ugo La Pietra.

Hot Zone
Artist Feature of Claudia Fuggetti
Apr 05, 2023
The discovery of the brain area where dreams are generated is relatively recent; it is located precisely above the nape and is called the “hot zone”. Hot Zone documents the unfolding of a lucid dream, placing the viewer in the balance between fiction and reality, in which photography becomes proof of its existence.

I started this new work at a complicated time in my life, at the end of 2019, I was suffering from insomnia, and I was very anxious about the future, with the fate of human beings and the environment seriously compromised. Dreams began to merge with reality, becoming images. From that moment, my obsession was to reproduce what I saw during my sleeping hours, noting details and trying to recreate them visually.

The images on a subconscious layer are transformed into a visual journey in which visions, flashbacks and hallucinations connect, giving rise to new space-time dimensions and psychedelic worlds. The relationship between landscape and nature is complex: real places have been altered through digital painting interventions. They seem to come from alien planets, taking on unusual colors and becoming a mirror of human tension towards the future of the Earth.

Beauty hides restlessness: “I had a dream, which was not all a dream.” - Lord Byron.

Hot Zone becomes an actual dimension, bringing to life what is usually destined to be lost after each awakening. The contribution of artificial intelligence can help overcome the human limit of memory. Within the project are images (square format) of documentation produced by a neural network I created.

MIA Fair 2023

La giuria, composta da Gigliola Foschi (curatrice del Premio), Franco Carlisi (direttore della rivista “Gente di Fotografia”), Claudio Composti (curatore e direttore artistico di mc2 gallery), Daniele De Luigi (curatore della Fondazione Modena Arti Visive e del premio “Giovane Fotografia Italiana” per il Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia), Sebastiano Leddi (fondatore di Perimetro magazine) e Carlo Sala (critico d’arte, curatore del Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee e del Festival Photo Open Up di Padova) ha selezionato:

Enrico Bedolo, Katerina Belkina, Lidia Bianchi, Alessandra Calò, Collettivo Foto Marvellini, Noemi Comi, Flavio Di Renzo, Chiara Ernandes, Claudia Fuggetti, Silvia Gaffurini, Giulia Lippens, Francesca Loprieno, Arianna Pace, Mara Palena, Patricio Reig, Marco Rigamonti

Aesthetica December / January 2023 edition (Issue 110).

GESTE Paris is very pleased to announce the jury selection for the 2022 Open Call

Single Image Winners: Bart Krozelek, Alvin Ng, Jurgis Peters and Adam Starr

Single Image Shortlist: Anna66 Andrzejewska, Cristobal Ascencio, B. Bogart, Polina S., Synchrodogs and Mouneb Taim

Video / Moving Image Winners: Benjamin Freedman and Claudia Fuggetti

Video / Moving Image Shortlist: Nero Cosmos, Marte Hodne Haugen, Flavia Souza, Alex Verhaest, Ernest Wu and Charlotte Yao