Photo Open Up 2021
NEXUS
A CURA DI WILLIAM LAKIN E SOPHIE GLADSTONE
NEXUS è una mostra curata a partire da una open call per studenti di triennale e master laureatisi nel 2020 e nel 2021 che restituisce la vivacità della scena creativa londinese.
La mostra è divisa in tre ‘stanze’ tematiche (identità, realtà e spazio/luogo) dove vi sono molti punti di sovrapposizione tra di esse. Buona parte dei lavori possono rappresentare due temi, se non addirittura tutti e tre, il che enfatizza le connessioni esistenti tra tecniche, temi e soggetti apparentemente diversi fra loro.
La nostra nuova esperienza, socialmente atomizzata, ha favorito la sperimentazione ispirando gli autori a considerare le metafore del loro immediato come un mezzo per rappresentare soggetti che potrebbero non essere accessibili in un senso fotografico tradizionale.
Le interpretazioni della realtà attraversano le opere, e la messa in discussione delle norme culturali, delle gerarchie sociali e di una serie di fenomeni che, per quanto prevalenti, possono essere difficili da raffigurare, ricorrono spesso nei lavori eseguiti dagli autori in questo periodo.
Gli ultimi 18 mesi sono stati un intenso periodo di auto-riflessione, provocato dalle limitazioni sugli spostamenti e dall’attivismo contro le ingiustizie sistematiche. È stato un momento in cui riconsiderare le nostre identità personali e collettive, ma anche i sistemi, gli oggetti e le ideologie che costituiscono la nostra concezione di realtà. Questa selezione vuole riflettere sia le ansietà che le opportunità di un mondo in cambiamento, presentando modi di vedere nuovi e innovativi
In mostra gli autori: Brian Bi, Matthieu Croizier, Luciana Demichelis, Claudia Fuggetti, Teodora Georgieva, Lois Cid, Wing Ka Ho, Xanthe Hutchinson, Joel Jimenez, Anna Kis-Kéry, Anton Kuehnhackl, Michaela Lahat, Hilde Maassen, Nqaba Shakes Mbolekwana, Stuart McCloskey, Tom Medwell, Moses Omeogo, Frederic Pels, Ligia Popławska, Paul Railton, Zeyuan Ren, Ana Núñez Rodríguez, Ioanna Sakellaraki, Sari Soininen, Eleonora Strano, Anna Sturgeon, Michael Swann, Harrison Tibbs, Oliver Tooke, Marcel Top, Ross Trevail, Marta Capilla Urbano, Veronica Viacava, Mandy Williams, Yumo Wu, Thomas Wynne e Yuxuan Xue.
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A CURA DI WILLIAM LAKIN E SOPHIE GLADSTONE
NEXUS è una mostra curata a partire da una open call per studenti di triennale e master laureatisi nel 2020 e nel 2021 che restituisce la vivacità della scena creativa londinese.
La mostra è divisa in tre ‘stanze’ tematiche (identità, realtà e spazio/luogo) dove vi sono molti punti di sovrapposizione tra di esse. Buona parte dei lavori possono rappresentare due temi, se non addirittura tutti e tre, il che enfatizza le connessioni esistenti tra tecniche, temi e soggetti apparentemente diversi fra loro.
La nostra nuova esperienza, socialmente atomizzata, ha favorito la sperimentazione ispirando gli autori a considerare le metafore del loro immediato come un mezzo per rappresentare soggetti che potrebbero non essere accessibili in un senso fotografico tradizionale.
Le interpretazioni della realtà attraversano le opere, e la messa in discussione delle norme culturali, delle gerarchie sociali e di una serie di fenomeni che, per quanto prevalenti, possono essere difficili da raffigurare, ricorrono spesso nei lavori eseguiti dagli autori in questo periodo.
Gli ultimi 18 mesi sono stati un intenso periodo di auto-riflessione, provocato dalle limitazioni sugli spostamenti e dall’attivismo contro le ingiustizie sistematiche. È stato un momento in cui riconsiderare le nostre identità personali e collettive, ma anche i sistemi, gli oggetti e le ideologie che costituiscono la nostra concezione di realtà. Questa selezione vuole riflettere sia le ansietà che le opportunità di un mondo in cambiamento, presentando modi di vedere nuovi e innovativi
In mostra gli autori: Brian Bi, Matthieu Croizier, Luciana Demichelis, Claudia Fuggetti, Teodora Georgieva, Lois Cid, Wing Ka Ho, Xanthe Hutchinson, Joel Jimenez, Anna Kis-Kéry, Anton Kuehnhackl, Michaela Lahat, Hilde Maassen, Nqaba Shakes Mbolekwana, Stuart McCloskey, Tom Medwell, Moses Omeogo, Frederic Pels, Ligia Popławska, Paul Railton, Zeyuan Ren, Ana Núñez Rodríguez, Ioanna Sakellaraki, Sari Soininen, Eleonora Strano, Anna Sturgeon, Michael Swann, Harrison Tibbs, Oliver Tooke, Marcel Top, Ross Trevail, Marta Capilla Urbano, Veronica Viacava, Mandy Williams, Yumo Wu, Thomas Wynne e Yuxuan Xue.
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NEXUS - BA / MA Graduate Open Call 20 / 21 - XLVI Space
date » 06-08-2021 19:12
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NEXUS is an exhibition curated from an open call for BA and MA students graduating in 2020 and 2021. The exhibition is loosely split into three themed ‘rooms’, (Room 1 – identities, Room 2 - realities, and Room 3 – space/place). Whilst there is much cross-over between the rooms (much of the work could be seen to represent two if not all three of the themes) the overriding emphasis are the connections made between often seemingly disparate themes, techniques, and subject matter.
Our new, largely socially atomised existence has provoked experimentation; inspiring students to consider metaphors in their immediate environments as a means of representing subjects which may not be accessible in a traditional photographic sense. Interpretations of reality run through the works and the questioning of cultural norms, social hierarchies, and other phenomena - which whilst prevalent can be difficult to depict - reoccur in student work made during this period.
The last 18 months has been an intense and timely period of self-reflection provoked by limitations of movement and activism against systemic injustices. It has been a time to reconsider our personal and collective identities and the systems, objects and ideologies which make up our conception of reality. We hope that this selection of graduate work from the past two years reflects both the anxieties and opportunities of a world in flux, presenting new and innovative ways of seeing.
- William Lakin & Sophie Gladstone, 27.07.21
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Our new, largely socially atomised existence has provoked experimentation; inspiring students to consider metaphors in their immediate environments as a means of representing subjects which may not be accessible in a traditional photographic sense. Interpretations of reality run through the works and the questioning of cultural norms, social hierarchies, and other phenomena - which whilst prevalent can be difficult to depict - reoccur in student work made during this period.
The last 18 months has been an intense and timely period of self-reflection provoked by limitations of movement and activism against systemic injustices. It has been a time to reconsider our personal and collective identities and the systems, objects and ideologies which make up our conception of reality. We hope that this selection of graduate work from the past two years reflects both the anxieties and opportunities of a world in flux, presenting new and innovative ways of seeing.
- William Lakin & Sophie Gladstone, 27.07.21
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